venerdì 21 maggio 2010

Porto di Gioia Tauro: riduzione tasse di ancoraggio.

R E G G I O C A L A B R I A ,
18 Maggio 2010 - COMUNICATO STAMPA
La riduzione delle tasse di ancoraggio è la dimostrazione tangibile che quando il territorio è unito può ottenere grandi risultati. Lo diciamo con una punta d’orgoglio, ci sentiamo infatti tra i protagonisti di questo successo essendo stati noi tra i primi a perorare la causa dei porti italiani e in particolare quello gioiese, segnalando a più riprese al governo nazionale ,al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una lettera ufficiale a fine anno 2009, e al Presidente della Commissione Trasporti della Camera on. Mario Valducci, la necessità di rivedere questa tassa che penalizzava il transhipment italiano a favore di porti stranieri producendo un gettito irrisorio per le entrate dello Stato Italiano. Questo è un primo passo per far riprendere competitività al porto calabrese, guai però se ci fermassimo al primo risultato utile ottenuto, chiusa una falla se ne è aperta subito un’altra , la chiusura annunciata degli uffici Maersk è un nuovo campanello d’allarme ,infatti anche se gli esperti sostengono che il traffico di containers che eventualmente si perderà verrà colmato da altre compagnie la cosa non ci lascia tranquilli,non può bastare all’economia del territorio che ha bisogno di più competitor che operino in regime di concorrenza e producano così effetti economici rilevanti per aiutare tutto il sistema delle piccole e medie imprese calabresi e i lavoratori che con grandi sacrifici stanno affrontando questo periodo di crisi economico colmato col ricorso del terminalista gioiese alla cassa integrazione guadagni. Ecco perché proporremo giovedì prossimo in un incontro ufficiale a Roma con alcuni deputati calabresi di attivare quel Tavolo di Sistema promesso dal governo nazionale per il tramite del ministro Vito ,e ci faremo promotori dell’istituzione di una Governance per guidare in futuro il sistema portuale calabrese.